Si incontra all’aperto il Club del libro” Su in collina e … della crostata al bicarbonato”

Giovedì 1° Ottobre  il Club del libro “Su in Collina e … della crostata al bicarbonato” si incontra all’aperto per parlare del libro “Io sono con te – Storia di Brigitte” di Melania G. Mazzucco.

Melania G. Mazzucco, Io sono con te Storia di Brigitte, 

Il titolo è tratto da un passo della Bibbia : “Tu non temere, perché io sono con te” Isaia 41.10.

Brigitte è una donna del Congo, che all’improvviso vede la sua vita catapultata in un incubo orrendo. Donna molto credente, la sua preghiera più ricorrente a Dio è : “Ridammi una briciola di me stessa”.(cap.7) Questo libro ti catapulta in una realtà talmente cruda e dolorosa che spesso devi fermarti a leggere, come se senti un dolore fisico. Con la frase di Kant citata nel libro (cap. 13) “Tutto ha un prezzo, eccetto l’uomo e la sua dignità”, si può riassumere tutto … questa parola, dignità, che a Brigitte hanno strappato, con la violenza fisica, psicologica e intima, del suo essere donna, mamma e lavoratrice, sempre pronta ad aiutare il prossimo. Lei, con il suo carattere duro, con la sua forza e la caparbietà è riuscita a riprendersi la sua dignità, grazie anche a molte persone che l’ hanno aiutata in questo doloroso cammino.

*Melania G. Mazzucco è una scrittrice molto coinvolta sui temi sociali, prima di Io sono con te, ha scritto “Sei come sei”, che parla di una undicenne che cresce con due padri…. Proposto come lettura da un’insegnante romana ai suoi studenti liceali, ha suscitato immediatamente scandalo da cattolici e conservatori. (Celeste)

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“I miei martedì col professore” di Albom Mitch

Albom, Mitch. I miei martedì col professore (Italian Edition)  SPERLING & KUPFER. Edizione del Kindle.

Autore

MITCH ALBOM è sceneggiatore e giornalista, autore di opere teatrali e numerosi bestseller. Le cinque persone che incontri in Cielo, che ha venduto 14 milioni di copie nel mondo, è fra i suoi maggiori successi, tutti numeri uno del New York Times, insieme al celebre I miei martedì col professore. Le sue opere hanno venduto oltre 40 milioni di copie e sono tradotte in 47 lingue. Il suo ultimo attesissimo romanzo, La prossima persona che incontrerai in Cielo, è uscito nel 2019 per Sperling & Kupfer. Albom ha fondato diversi enti caritatevoli a Detroit, la sua città natale, e un orfanotrofio ad Haiti. Vive con la moglie in Michigan. www.mitchalbom.com

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L’ULTIMO corso del mio vecchio professore si teneva una volta alla settimana a casa sua, accanto alla finestra dello studio da cui si potevano scorgere i petali rosei che cadevano da una pianticella di ibisco. Le lezioni avevano luogo il martedì, e iniziavano subito dopo colazione. L’argomento era «Il Significato della Vita». Il docente attingeva alla sua esperienza. Non si davano voti, ma ogni settimana si sosteneva un esame orale. Bisognava rispondere alle domande poste e altresì formularne di proprie. Di tanto in tanto si richiedeva l’espletamento di alcune semplici mansioni, quali spostare il capo del professore per farlo stare più comodo sul cuscino o risistemargli gli occhiali sul naso. A salutarlo con un bacio si guadagnava un «più». Non c’erano libri di testo eppure si coprivano molti argomenti fra i quali l’amore, il lavoro, la comunità, la famiglia, la vecchiaia, il perdono e, alla fine, la morte. L’ultima lezione fu molto concisa, limitata a poche parole. Una cerimonia funebre si tenne al posto di quella di laurea. Benché non ci fosse un esame finale, era prevista la stesura di un saggio approfondito su quanto si era appreso. Lo scritto che vi presentiamo è il risultato di quello studio. L’ultimo corso tenuto dal mio vecchio professore ebbe solo un allievo. Quell’allievo ero io.

 

Distanziati ma vicini……… per festeggiare il secondo compleanno del GdL “Parole in Giardino”

Dopo i  lunghi mesi di emergenza sanitaria e di incontri tenuti su piattaforma finalmente ci rivediamo oggi per condividere il piacere della lettura e per festeggiare il secondo compleanno del Gruppo di lettura “Parole in Giardino”.

 

Incipit

 Mi chiamo Mia. Ho ventinove anni. I trenta sono lì che mi fissano da un po’, con quell’aria da prof che scorre il registro per scegliere chi interrogare. Simpatici. A me sembra impossibile doverli compiere davvero: quando avevo dodici anni le persone di trent’anni mi sembravano già vecchie. Non dico con un piede nella fossa, ma quasi. E poi mi hanno sempre detto che ho gli occhi da bambina. Forse perché sono esageratamente grandi, non so. Però l’ho sempre considerato un complimento: mi piacciono le persone che diventano grandi e rimangono con gli occhi bambini. Anche perché spesso sono i bambini quelli più saggi di tutti. La verità è che non sono cresciuta. O meglio: fuori sì, ma dentro no. Me l’hanno spiegata per bene questa cosa: è come quando un orologio si inceppa e tu vedi la lancetta dei secondi che fa tic e poi sta ferma, tic e poi sta ferma. La mia, di lancetta, si è inceppata a tredici anni, per via di quello che è successo con Fede, e allora, anche se fuori cresco, c’è una parte di me che non è più andata via da lì. C’è una parte di me che avrà sempre tredici anni.

Galiano, Enrico. Dormi stanotte sul mio cuore (Italian Edition) . Garzanti. Edizione del Kindle.

 

Nel Giardino di Giusy, dove questa avvincente  avventura è iniziata due anni fa, il Gruppo di lettura  si incontra nuovamente:  i libri ci hanno scandito il  tempo, regalato emozioni,  stimolato riflessioni, creato ricordi.

Festeggiamo in tanti  il secondo compleanno del Gruppo di lettura “Parole in Giardino”.

 

La dimensione del tempo nei libri di oggi

Il senso del tempo è una delle tematiche maggiormente indagate nella letteratura.  Ne parleremo nel nostro confronto durante l’incontro di oggi del Gruppo di Lettura “Parole in Giardino” con il romanzo ” “La misura del tempo” di Gianrico Carofiglio e con l’albo illustrato “Le cose che cambiano” di Beatrice Alemagna.

Cosa e come si ricorda il passato? Quali e quante sono le distanze che si costruiscono per sentirsi meno fragili? Come si misura il tempo?

Il passare del tempo modifica sempre le cose? Tutte le cose  passano e  si trasformano?

A queste e ad altre domande cercheremo di rispondere durante l’ incontro, condividendo suggestioni e riflessioni.

L’ultimo romanzo di Carofiglio “La misura del tempo

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Che abbiamo oggi , Pasquale ? – chiesi entrando in studio e pensando , nello stesso momento e per l’ennesima volta , che si trattava di un rituale di cui ero stanco .

– Vediamo … la Colella dovrebbe venire finalmente a pagare . Poi c’è il consulente tecnico del processo Moretti , la questione della lottizzazione ; passa a prendersi le carte , ma dice che vuole parlare con lei cinque minuti . E alle sette una cliente nuova .

– Chi è ? Pasquale sfogliò , con il consueto lieve sussiego , il blocnotes a spirale che porta sempre con sé . Ognuno di noi ha qualcosa che lo identifica e in cui , se ne è consapevole , si identifica . Per Pasquale è il bloc – notes . Li compra lui , senza metterli sulle spese di cancelleria dello studio, e li prende sempre uguali , di un tipo fuori moda che si trova solo in una vecchia cartoleria , polverosa e un po ’ commovente , del quartiere Libertà . Hanno la copertina nera ruvida e il taglio lievemente colorato di rosso , come quelli che usava mio nonno .

– Si chiama Delle Foglie.

 

“Le cose che passano” di Beatrice Alemagna

 

 

Il Gruppo “Parole in Giardino” si incontra su WeSchool

L’emergenza sanitaria per il coronavirus non ha fermato il desiderio di incontrarsi e di condividere il piacere della lettura.

Il Gruppo di Lettura «Parole in Giardino»  ha trovato spazio sulle piattaforme digitali: prima sulla piattaforma Zoom e attualmente su WeSchool.

Il Gruppo si incontra sulla piattaforma WeSchool e  si trova naturalmente ad  appassionarsi, ad esprimere emozioni, a raccontare le proprie impressioni e a confrontare i punti di vista. I libri offrono come sempre spunti di riflessione e aprono la discussione su tematiche coinvolgenti.

Per un caso fortuito gli autori dei due romanzi  sono due professori.

Un vivo ringraziamento va a Enrico Galiano che ha messo a disposizione gratuitamente  il suo romanzo “Eppure cadiamo felici” nell’ambito della Campagna #iostoacsasa (con un libro) con questa lettera ai lettori.

Abbiamo tutti paura.

Diciamolo, non nascondiamoci. Non abbiamo paura di dire che abbiamo paura.

Perché ricordiamocelo sempre che la paura è buona quando ti fa ricordare quanto è prezioso quello che avevi tutti i giorni sotto gli occhi e di cui non ti accorgevi.

Ti può anche dare forza, la paura. Ti può tenere vivo.

E mentre ci troviamo in questo silenzio e in questo vuoto, forse possiamo ricordarci di fare quello che non riusciamo mai a fare. E leggere è una di quelle cose. Forse la prima.

Così, con il mio editore, abbiamo pensato una cosa. Un piccolo regalo, l’ebook gratuito di Eppure cadiamo felici. Una cosa da niente, ma magari può servire a farvi compa- gnia, in questi giorni un po’ così. Ad abbracciarvi, anche se da lontano.

Perché non so voi, sarà che sono un po’ un romantico o che ne so, ma mi sembra quasi che non siamo mai stati così vicini, come in questo stare lontani.

Enrico